Monica
Rachel
Un piatto non possiede un’anima,
finché chi lo prepara non gliela trasmette.
La Coccinella dal 1990 è da sempre sinonimo di qualità e
cura nella scelta delle materie prime.
Dal primo giorno, si sono affidati a fornitori di eccellenza: il caseificio pugliese Radicci, la farina Caputo, acciughe, capperi e olive da un fornitore siciliano, la farinata del Molino di Peglie, e la carne di Fassona piemontese. Il pesce, elemento chiave del loro menu, spazia dal grigliato al fritto, fino alle cruditè, con piatti come la frittura mista e la spaghetti Coccinella, una pasta allo scoglio rivisitata con crostacei e molluschi.
Oggi, La Coccinella è ancora qui, con la stessa passione e
professionalità che l’hanno contraddistinta sin dal primo giorno,
pronta a far sentire ogni ospite “come a casa”.
Innovazione e Tradizione
Innovazione e tradizione si incontrano anche nella pizza, che viene preparata con doppia lievitazione di 30 ore e ispirata alla tradizione romana, con poco cornicione e abbondante farcitura. Nel 2010 hanno introdotto anche la pizza al padellino, tipica piemontese. I dessert sono un fiore all’occhiello, tutti di produzione propria, con dolci storici come il bunet, la panna cotta e la celebre torta Coccinella, una rivisitazione della foresta nera con amarene Fabbri che ricordano le macchie della coccinella.
Innovazione e Tradizione
Il locale non ha mai smesso di crescere e di rinnovarsi. Per i 25 anni hanno organizzato una grande festa, con premi, musica e proposte culinarie ispirate ai piatti storici del ristorante, come la tartare di Fassona, la pizza Norma, e la farinata. Dal martedì al venerdì hanno deciso di eliminare il coperto a pranzo per agevolare i lavoratori della zona, un gesto di riconoscenza per una clientela affezionata che continua a scegliere La Coccinella per la qualità e l’accoglienza.
Innovazione e Tradizione
Innovazione e tradizione si incontrano anche nella pizza, che viene preparata con doppia lievitazione di 30 ore e ispirata alla tradizione romana, con poco cornicione e abbondante farcitura. Nel 2010 hanno introdotto anche la pizza al padellino, tipica piemontese. I dessert sono un fiore all’occhiello, tutti di produzione propria, con dolci storici come il bunet, la panna cotta e la celebre torta Coccinella, una rivisitazione della foresta nera con amarene Fabbri che ricordano le macchie della coccinella.
Dal 1990
con Passione
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Era il 5 gennaio 1990 quando, con tanta passione per la ristorazione e il desiderio di mettersi in gioco, Anna inaugurò La Coccinella Pizzeria & Ristorante nella sede che oggi conosciamo. Il locale, nato dalla volontà di dare nuova vita a una vecchia trattoria, prese il nome grazie all’intuizione di Alessandra, che scelse “La Coccinella”. Da subito, il ristorante e la pizzeria furono condotti a livello familiare, con il fratello di Anna come pizzaiolo e Gigi, che iniziò a lavorare con lei sin dal primo anno.
1991
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Nel 1991, dopo una prima ristrutturazione, riuscirono ad affittare una sala aggiuntiva, e poco dopo aprirono anche il dehor. Grazie al passaparola e alla fedeltà dei clienti, La Coccinella divenne un punto di riferimento nella zona, tanto da subire una nuova ristrutturazione nel 1998 per restare al passo coi tempi e accogliere al meglio i suoi ospiti.
L’incendio del 2017
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Il 2017 fu un anno difficile: un malfunzionamento del salvavita della macchina del caffè durante la notte causò un incendio che distrusse completamente il locale. Ma, come la leggendaria fenice, anche La Coccinella risorse dalle sue ceneri, riaprendo a pieno regime dopo pochi mesi, da maggio ad agosto. Durante la pandemia di Covid, le consegne a domicilio permisero al locale di rimanere attivo, mantenendo forte il legame con la clientela.